13.3.08

Su quel treno come sardine: carrozze chiuse

giovedì 13 marzo 2008 provincia pag. 19 -Brescia Oggi -

LA DENUNCIA. Il Comitato dei PENDOLARI

«Su quel treno come sardine: carrozze chiuse»

Si moltiplicano le denunce dei disservizi sui treni da Chiari a Milano da parte dei PENDOLARI. Martedì mattino sul treno 2092 che parte da Verona alle 7,53 e ferma a Brescia e a Chiari alle 8,54, sono state notate 5 carrozze chiuse a chiave. A tenerle chiuse, provocando il sovraffollamento delle rimanenti sei, non era un problema tecnico ma la mancanza di un controllore. La scoperta è stata fatta da un pendolare che, con un abbonamento di prima classe, non trovando posto a sedere, ha chiesto spiegazioni al controllore sul perché le sei carrozze vuote fossero chiuse.
Il comitato dei PENDOLARI Romano-Chiari-Rovato, ha così ricostruito la vicenda: «I corridoi erano pieni, le classi prima e seconda stracolme, molti passeggeri erano in piedi. Il controllore cui abbiamo chiesto spiegazioni ha dichiarato che le tiene chiuse perché per legge non può occuparsi di più di sei carrozze». Le proteste secondo la ricostruzione di Adele Ghilardi, del comitato PENDOLARI, sono continuate e a Treviglio «qualche carrozza è stata aperta e la gente è defluita da corridoi e ingressi ma in prima è rimasta seduta tanta gente, con altri biglietti». Il comitato che aveva già fatto notare episodi analoghi il 4 marzo e il 19 febbraio, sia sul treno per Milano, e sia quello serale che parte da Milano alle 19,15, ha protestato osservando che chi aveva pagato l’abbonamento per la prima classe, sperando di trovare posto a sedere, si è sentito doppiamente beffato. «In questi casi - si chiedono i PENDOLARI - questo declassamento della prima classe dà diritto a rimborsi?».
Altre testimonianze di PENDOLARI: «Sul regionale 2710, che io prendo da Romano - dice un bergamasco - ho incontrato il controllore solo a Milano Centrale, 50 chilometri dopo essere salito sul treno: non avevo tempo di segnalargli le irregolarità riscontrate, anche perchè a Lambrate già era scesa la metà dei passeggeri. C’erano due controllori per 11 vetture e mille passeggeri sul convoglio. Ma dopotutto siamo solo PENDOLARI!».
«Ci hanno fermato in stazione a Treviglio per 20 minuti - denunciano alcuni passeggeri del regionale 633 - ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Un capotreno diceva che dovevano dare la precedenza ad un altro convoglio, senza specificare quale fosse».
Il comitato che ha adottato come slogan «abbiamo i binari ma mancano i mezzi» chiede un incontro urgente, concludendo «siamo disponibili...treni permettendo!».G.C.C.

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