8.12.08

Cambio orario FS 14 dicembre 2008

Reinoltro gli orari dei servizi ferroviari che entreranno in vigore il 14 dicembre 2008 sulla linea Mi-Bs, Mi-BG e Mi-Cr via treviglio.
Si tratta della versione più aggiornata al momento disponibile: gli orari potranno in ogni caso subire lievi variazioni, anche a seguito delle ultime integrazioni richieste dalla Regione al gruppo FS nella riunione del 28.11.2008.
Gli orari completi saranno consultabili sul sito www.ferroviedellostato.it e www.trasporti.regione.lombardia.it dal 14 dicembre.




Milano Brescia

Milano Bergamo

Treviglio Cremona

22.9.08

Succede in Centrale...

Poco dopo le 16 mi presento alla biglietteria della stazione centrale di Milano, la fila è lunga, perdo il treno delle 16.15.(R2105 per Verona)

Quando arriva il mio turno presento un biglietto acquistato on line e valido per un Eurostar con partenza alle 18.55 e chiedo di sostituirmelo con uno valido per il primo treno utile per Brescia. Mi viene consegnato un biglietto per un treno che parte intorno alle 18.05 (IC Plus 633), sono perplessa: che ne è dei treni con partenza alle 16.55, 17.05 e 17.15?
Faccio presente che avevo chiesto il primo treno utile per Brescia, e che prima di quello delle 18.05 ce ne sono ben tre. Mi viene riposto che su quei treni non c’è più posto a sedere, che avrei fatto tutto il viaggio in piedi.

Ora mi chiedo: quale strano meccanismo mentale fa credere ai bigliettai che un viaggiatore preferisca stare in piedi quasi due ore in stazione per poi sedersi in treno, piuttosto che fare di lì a breve un viaggio di un’ora seppur con l’eventualità di non trovare posto?

Ho preso il treno delle 16.55 e, grazie al fatto che qualcuno ha rinunciato alla sua corsa, mi sono pure seduta.

lettera firmata

19.9.08

Disastro a Lambrate ma anche in Centrale: dalle proteste alle richieste

-----Messaggio originale-----

Da: barbieri......


I pendolari bresciani sono d'accordo con la richiesta presentata dal signor Goffetti per conto dei pendolari Bergamaschi di richiedere un bonus a Trenitalia come risarcimento dei disagi subiti a causa del blocco della circolazione dei treni. La regione lombardia deve fare la sua parte non aumentando le tariffe per tutto l'anno 2009.
Saluti
Luigi Barbieri "inorario" brescia

-----Messaggio originale-----

Da: PRivi


Brescia, 18 settembre


L' ASSOCIAZIONE PENDOLARI
sezione di Brescia


si accoda alla richiesta formulata dagli altri comitati,

non risolve il problema cronico dei disservizi (anche ieri sera abbiamo avuto ritardi in partenza di oltre 30 minuti)

ma potrebbe dare un segnale di discontinuità con il passato

Un saluto
Paolo Rivi


-----Messaggio originale-----

Da: Pandini Fabrizio


Il comitato pendolari Morengo-Bariano concorda con la richiesta del sig.Goffetti.

Evidenzio che anche ieri, quantomeno nella fascia dalle 17 alle 18, dei colleghi pendolari mi hanno segnalato pesanti disagi sulla linea.

Saluti

Fabrizio Pandini

-----Messaggio originale-----

Da: Ghilardi Adele

Il comitato pendolari Romano-Chiari-Rovato concorda pienamente con la richiesta del sig.Goffetti.

adele ghilardi
comitato pendolari romano-chiari-rovato
(...abbiamo i binari ma mancano i mezzi..)
http://pendolari-romano-chiari-rovato.blogspot.com

-----Messaggio originale-----

Da: Dante Goffetti
Inviato: mercoledì 17 settembre 2008 12.21
A: Massimo Moretti; Pianezze Tiziana; Fiorenzo Martini; VRL; Domenico Colombo; raffaele.cattaneo@regione.lombardia.it
Cc: Pendolari Casalpusterlengo; binariomorto; Associazione Pendolari Casalpusterlengo; Roberto Vitali; redazione Eco di Bergamo; presadiretta; Pendolari Lombardia; Il Giornale di Bergamo; Giorgio Dahò; federconsumatori@infinito.it; Ezio Locatelli; DNews (Piantoni); Daniele Belotti; Corriere Lombardia; Claudio Antonelli; Cesare Zapperi; catani5@virgilio.it; Beppe Benigni; Assoutenti; antonella Sbernini; ANSA - Manfredi; Anna Gandolfi; Alessandro Borelli; ACU; marcellosaponaro.it; V commissione; fabiana.tinaglia; Pendolari Bergamaschi; regionali_in_treno@regione.lombardia.it; rapclientela.lom@trenitalia.it; Ghilardi Adele
Oggetto: Disastro a Lambrate ma anche in Centrale: dalle proteste alle richieste

Gent. ing. Martini, gent. dott. Cattaneo, il disastro di ieri sera a Lambrate ha interessato -dice il Corriere della Sera- 70 treni, cioè circa 70 mila pendolari. Abbiamo subito ritardi che hanno raggiunto anche le 2 ore e 30' in condizioni di disagio e a, volte, di vera e propria sofferenza fisica. Siamo stanchi di scuse che lasciano il tempo che trovano. Chiediamo invece un rimborso simbolico che sicuramente non ci risarcisce del tempo di vita perduto ma che, tuttavia, mostri che Trenitalia è sinceramente spiaciuta di aver causato i disagi sopra citati ai "gentili clienti": Pertanto, vi chiediamo che per tutte li linee ferroviarie interessate dal disastro di ieri sera scatti automaticamente il bonus relativo agli abbonamenti di dicembre.

Certo che vorrete prendere in seria considerazione questa richiesta, pro bono pacis, porgo distinti saluti


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Dante Goffetti, Comitato Pendolari Bergamaschi

16/09/2008: Disastro a Lambrate

16.9.08

@ Le proteste in rete- Corriere della sera, 11/09/2008

Stazione di Treviglio, dove fare il biglietto è impossibile

NEWS DALL'ECO DI BERGAMO (14/08/2008)
Stazione di Treviglio, dove fare il biglietto è impossibile

Spettabile redazione,
giovedì scorso ero in stazione a Treviglio, in attesa del R2111 (19.45 per Verona). Una signora francese mi chiede dove acquistare il biglietto... e:
- bar della stazione in chiusura serale (punto di rivendita);
- le due self service rotte o guaste o vandalizzate ...sì, due su due;
- faccio il giro della stazione, controllo il bancomat (serviva a me) spento... fuori uso;
- passo dall'ingresso principale: dato l'orario la biglietteria è chiusa, però ricordavo dell'esistenza della ricarica elettronica (per Trenomilano) che eroga anche biglietti metropolitani. Mi immagino che – essendo di nuova generazione – eroghi anche altre tipologie di biglietti (ma non essendo ancora riuscita ad utilizzarla, mi riservo di farne ulteriori test)... oltre a fare il caffè... : spenta... rotta... guasta???!!!;
- guardo oltre... l'obliteratrice in stazione: guasta.
Mi hanno riferito che c'è un bar di fronte alla stazione, ma non lo sapevo. Sono tornata dalla signora, scusandomi del fatto che non era possibile acquistare il biglietto...
Parlo della stazione di Treviglio... seconda (immagino) a Bergamo per numero di passeggeri nella nostra provincia, luogo di intersezione di ben tre direttrici.
Treviglio, stazione di Treviglio: nel deserto della Lombardia, è impossibile fare un biglietto.
Cordiali saluti.
Adele Ghilardi
Comitato pendolari Romano-Chiari-Rovato
http://pendolari-romano-chiari-rovato.blogspot.com

12.8.08

Tagli a sette corse, Bassa con meno treni

NEWS DALL'ECO DI BERGAMO, 11/08/2008

Tagli a sette corse, Bassa con meno treni
Bassa Dieci treni in meno sulla Milano-Treviglio e meno sei tra Milano e Brescia in questo mese di agosto, secondo le tabelle di Legambiente Lombardia. Treni che vanno in ferie per un mese, corse definite scolastiche che sono già state sospese alla fine delle lezioni e torneranno solo alla riapertura delle scuole dall'8 settembre.
Le soppressioni d'agosto riguardano anche una linea come la Milano-Brescia-Venezia che serve la Bassa Bergamasca, sicuramente non classificabile tra quelle a carattere regionale e locale, ma semmai internazionale. Tra le due città lombarde più importanti, Milano e Brescia, ci sono anche i collegamenti con i treni intercity ed eurostar che però non fanno fermate intermedie nella tratta. Si tratta di una linea che lavora anche nel mese di agosto quando sui treni ci sono i vacanzieri, anche del traffico internazionale, diretti verso le spiagge del Nord Adriatico o verso le montagne del Trentino e del Veneto.
Basti pensare, per esempio, che per l'Angelus del Papa a Bressanone circolano treni straordinari tra Verona e Bressanone e ritorno, per favorire l'afflusso dei fedeli. Ma ci sono anche tanti turisti della gita di un giorno ai parchi del lago di Garda o nelle città d'arte del Veneto.
Ad agosto certamente calano i pendolari ma aumentano i vacanzieri e i gitanti e in treno dalla Bassa in circa un'ora si raggiunge Peschiera del Garda. La linea ferroviaria è come l'autostrada A4 che non conosce momenti di pausa del traffico se si escludono le festività più importanti.
E se i viaggiatori delle stazioni di Romano e di Treviglio Centrale se la cavano anche nel mese di agosto grazie ai treni ex interregionali che vi fermano e sono sempre in circolazione, lo stesso non si può dire per le altre fermate bergamasche nella Bassa come Vidalengo, Morengo-Bariano e Calcio. Ex stazioni trasformate in fermate senza la presenza di operatori delle Ferrovie e non collocate in ambiti urbani: una situazione che fa ulteriormente diminuire i viaggiatori, aumentando quelli che raggiungono Treviglio o Romano dove ci sono più treni in servizio.
Anche sulla linea Treviglio-Cremona che serve anche Caravaggio, Legambiente registra sette treni in meno nel mese di agosto.
«Siamo perfettamente d'accordo con chi sostiene che non è più vero che tutti vanno in ferie ad agosto e che quindi la Regione e Trenitalia dovrebbero tenere conto di questa evoluzione», commentano i pendolari del Comitato di Chiari-Rovato-Treviglio.
«Noi poi, in fatto di orari, stiamo ancora aspettando la rivoluzione che ci era stata promessa con l'attivazione del quadruplicamento tra Milano e Treviglio. Il quadruplicamento è già stato inaugurato più di un anno fa e non abbiamo visto nessun potenziamento del servizio, a eccezione del treno messo al mattino da Brescia a Milano. Viaggiamo su treni affollati, la tratta tra Milano e Brescia registra oltre 21 mila viaggiatori al giorno; ci avevano detto che nel giugno scorso sarebbero cambiati orari e tempi di percorrenza, ma invece siamo ancora in attesa; abbiamo i binari ma mancano i treni».
Carlo Cantù

16.5.08

Il forum di romano on line chiude??!!

Se anche non è un discorso propriamente pendolare...dato che nel forum di romanoonline si trattava spesso e volentieri di problemi legati ai nostri viaggi...succede che, da ieri sera compare questa scritta:

COMUNE DI ROMANO DI LOMBARDIA
Provincia di Bergamo
DOPO I RECENTI EVENTI CHE HANNO INTERESSATO IL SITO DEL COMUNE DI ROMANO DI L.DIA (WWW.ROMANOONLINE.IT), L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA PRESO ATTO DELLA NECESSITA' DI RIORGANIZZARE TALE SITO PER GARANTIRE LA COMPATIBILITA' DEI CONTENUTI CON LE FINALITA' VOLTE ALL'INFORMAZIONE ISTITUZIONALE E PER EVITARE OGNI ESERCIZIO ARBITRARIO DEGLI STRUMENTI POSTI AL SERVIZIO DEL CITTADINO.

CIO' PREMESSO, LA SEZIONE DEL SITO DEDICATA AL FORUM VIENE SOSPESA CON EFFETTO IMMEDIATO.


aggiungo
Toni accesi e insulti Romano, stop al forum


Cari utenti cosa ne pensate?

adele
comitato pendolari romano chiari rovato

9.4.08

Treni sempre peggio Pendolari in auto

Corsera milano Mar, 08/04/2008, pag. 012
Sezione: Lombardia, Redazione: LOMBARDIA
Treni sempre peggio Pendolari in auto
Brescia
di: Guardini Laura
MILANO - E' da qualche settimana che le email dell' Associazione InOrario - quella dei pendolari bresciani - si sono diradate. Che le cose vadano meglio? Che i treni siano puliti e puntuali? «SBAGLIATO!» risponde a tutte lettere maiuscole Paolo Rivi, portavoce di quei viaggiatori. E aggiunge: «Mi sono rotto e ho cominciato ad andare a Milano in macchina, alla faccia della Moratti e del suo Ecopass». Non è meno esasperata la replica di Adele Ghilardi, del comitato Romano-Chiari-Rovato (siamo sempre sulla direttrice 17, con oltre 20 mila abbonati): «Le posso chiedere un passaggio? L' alternativa sarebbe il cammello... Siamo costretti all' uso dell' automobile: complimenti a tutti». Se da un lato Trenitalia e RFI hanno più volte promesso che a giugno, con il completamento dei lavori al nodo di Treviglio, le cose miglioreranno, è altrettanto vero che le infinite segnalazioni dei viaggiatori denunciano una situazione «che forse non sarà peggiorata, ma è sempre uguale. E nel frattempo il numero dei pendolari aumenta costantemente - dice il portavoce di InOrario. - Basta guardare il treno delle 6.52 da Brescia, aggiunto quest' anno ai già esistenti: scoppia». Ma la risposta non pare proprio quella giusta: «In realtà i posti diminuiscono. Oltre ai treni sporchi e con le porte rotte, adesso arrivano anche quelli con le carrozze chiuse per mancanza di personale».

29.3.08

Milano-Treviglio, agonia pendolare tra treni decrepiti e strani Eurostar

Adele Ghilardi*
Una data importante, luglio 2007, per noi pendolari: rilascio dei lavori di quadruplicamento sulla Milano-Treviglio. Doveva essere la svolta, il rilancio, il ripensare a un trasporto collettivo dignitoso, e finalmente viaggiare… ma il rilancio era solo nelle nostre teste. La prima delusione, dopo anni di rallentamenti e impedimenti (nessuna corsa aggiunta sulla linea al collasso) arrivò con un no secco: niente di niente fino a giugno 2008. Come può essere che dopo anni di ritardi sugli impegni per i lavori di quadruplicamento, la Regione non sia pronta con gli Orari? Siamo riusciti ad ottenere, a gran fatica, una corsa in più, un treno veloce con tempi nuovi: già pieno! Il resto della flotta mantiene i tempi di 20 anni fa (orari allungati per lavori sulla linea, a lavori pur terminati da un pezzo). Ora si arriva forse puntuali, ma non è consolante: per rispettare la vecchia tabella di marcia sostiamo nelle stazioni intermedie (5-10 minuti) dove si arriva in anticipo. Chiediamo un ritocco sugli orari almeno delle corse più importanti, accorciamo le marce?! Ma no, ancora no… aspettiamo giugno 2008: nulla di più, nulla di diverso!
Dopo mesi che chiediamo incontri con Regione, una risposta flebile: "Dobbiamo incontrarci con le parti istituzionali, poi contatteremo anche i Comitati". Nel frattempo qualcosa cambia, ma in peggio.
Gli Interregionali sono stati declassati. Succede che il personale a bordo è diminuito. Si riconferma che il taglio è sempre sui servizi minimi, sul personale che lavora in condizioni di disagio e il pendolare che è sempre meno sicuro e meno tutelato: la sicurezza è un optional. Se un controllore viene a mancare (uno su due è la metà) vengono chiuse 5 vetture su 11...metà treno! Significa che in un mese ho visto (con i miei occhi) la chiusura vetture per ben tre volte su treni decisamente importanti per affluenza! Mi sento di affermare che giugno non è più giugno, che non è vero che gli orari non sono pronti ma piuttosto mancano i mezzi. A fine mese si minaccia la soppressione di un treno pendolari su quattro (il 25%). Il bonus per eccesso di ritardi è stato soppresso. Ancora un po' e sopprimono anche noi. Per contro sulla linea sono stati aggiunti ben sei Eurostar al giorno con sola fermata a Padova: no Brescia, no Verona, no Vicenza, sarebbe piacevole sapere chi li usa, visto che non fermano da nessuna parte: altri "Vuotostar"... abbiamo i binari ma mancano i mezzi...

*Comitato pendolari
Romano-Chiari-Rovato


29/03/2008,
fonte http://www.liberazione.it

13.3.08

Su quel treno come sardine: carrozze chiuse

giovedì 13 marzo 2008 provincia pag. 19 -Brescia Oggi -

LA DENUNCIA. Il Comitato dei PENDOLARI

«Su quel treno come sardine: carrozze chiuse»

Si moltiplicano le denunce dei disservizi sui treni da Chiari a Milano da parte dei PENDOLARI. Martedì mattino sul treno 2092 che parte da Verona alle 7,53 e ferma a Brescia e a Chiari alle 8,54, sono state notate 5 carrozze chiuse a chiave. A tenerle chiuse, provocando il sovraffollamento delle rimanenti sei, non era un problema tecnico ma la mancanza di un controllore. La scoperta è stata fatta da un pendolare che, con un abbonamento di prima classe, non trovando posto a sedere, ha chiesto spiegazioni al controllore sul perché le sei carrozze vuote fossero chiuse.
Il comitato dei PENDOLARI Romano-Chiari-Rovato, ha così ricostruito la vicenda: «I corridoi erano pieni, le classi prima e seconda stracolme, molti passeggeri erano in piedi. Il controllore cui abbiamo chiesto spiegazioni ha dichiarato che le tiene chiuse perché per legge non può occuparsi di più di sei carrozze». Le proteste secondo la ricostruzione di Adele Ghilardi, del comitato PENDOLARI, sono continuate e a Treviglio «qualche carrozza è stata aperta e la gente è defluita da corridoi e ingressi ma in prima è rimasta seduta tanta gente, con altri biglietti». Il comitato che aveva già fatto notare episodi analoghi il 4 marzo e il 19 febbraio, sia sul treno per Milano, e sia quello serale che parte da Milano alle 19,15, ha protestato osservando che chi aveva pagato l’abbonamento per la prima classe, sperando di trovare posto a sedere, si è sentito doppiamente beffato. «In questi casi - si chiedono i PENDOLARI - questo declassamento della prima classe dà diritto a rimborsi?».
Altre testimonianze di PENDOLARI: «Sul regionale 2710, che io prendo da Romano - dice un bergamasco - ho incontrato il controllore solo a Milano Centrale, 50 chilometri dopo essere salito sul treno: non avevo tempo di segnalargli le irregolarità riscontrate, anche perchè a Lambrate già era scesa la metà dei passeggeri. C’erano due controllori per 11 vetture e mille passeggeri sul convoglio. Ma dopotutto siamo solo PENDOLARI!».
«Ci hanno fermato in stazione a Treviglio per 20 minuti - denunciano alcuni passeggeri del regionale 633 - ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Un capotreno diceva che dovevano dare la precedenza ad un altro convoglio, senza specificare quale fosse».
Il comitato che ha adottato come slogan «abbiamo i binari ma mancano i mezzi» chiede un incontro urgente, concludendo «siamo disponibili...treni permettendo!».G.C.C.

7.2.08

L’INDAGINE. I volontari di Legambiente per una settimana nelle stazioni del capoluogo

L’INDAGINE. I volontari di Legambiente per una settimana nelle stazioni del capoluogo
(da BresciaOggi, mercoledì 06 febbraio 2008 cronaca pag. 15)

Da Brescia a Milano in ritardo un treno su 2
di Natalia Danesi


Treni sporchi e in ritardo. Passa il tempo, ma i problemi dei pendolari non si risolvono. A mettere nero su bianco la mappa dei disagi questa volta è Legambiente, che la scorsa settimana ha monitorato la situazione del trasporto su ferro nella Penisola nell’ambito della campagna Pendolaria. E il quadro che emerge non è confortante. Nella nostra regione il 39 per cento dei treni pendolari arriva a Milano in ritardo, oltre l’ora stabilita. Nelle diverse stazioni del capoluogo, i volontari hanno verificato che su 444 convogli monitorati, 173 portavano un ritardo compreso tra i 5 minuti e l’ora e mezza.
DA BRESCIA I TRENI in arrivo oltre 5 minuti dopo l’orario previsto sono ben 13 su 26, uno su 2, con picchi di ritardo di 36 minuti. Secondo Legambiente, sono 25 mila i pendolari che ogni giorno affollano i treni della Lombardia. I problemi sono legati principalmente alla «mancanza di manutenzione sulla rete ferroviaria e sui treni che hanno un’età media di 28 anni e migliaia di chilometri di percorrenza sulle spalle. Negli ultimi anni le ferrovie hanno perso una grossa fetta di utenti proprio per l’incapacità di rispondere in modo adeguato alla domanda del trasporto su rotaia»,
«Sporcizia, ritardi: i disagi sono sempre gli stessi - commenta Luigi Barbieri dell’associazione In Orario -. Abbiamo chiesto un incontro per parlare dei nostri problemi, ma non siamo stati ascoltati».
SUL PIEDE DI GUERRA anche ADELE GHILARDI, del comitato pendolari Romano - Chiari - Rovato. «L’anno scorso dopo un’attesa ventennale è stato completato il quadruplicamento della linea Milano - Treviglio - spiega -. Nell’occasione, siamo riusciti ad ottenere una nuova corsa che parte poco prima delle 7 da Brescia ed è la più veloce». In compenso però, continua, sono state aggiunte nelle ore di punta 6 nuove corse Eurostar Italia, tre Milano - Venezia e altrettante Venezia - Milano. Peccato che, aggiunge, fermino solo a Padova e non a Brescia, Verona e Vicenza. Un vero e proprio «spreco», secondo i pendolari.
«Credevamo che dopo il quadruplicamento si potessero accorciare i tempi di percorrenza. Ma ci è stato detto che per adeguare la programmazione delle corse bisognerà aspettare fino a giugno. Dal canto nostro, visto che siamo già a febbraio, chiediamo di essere ascoltati e di avere un incontro subito. Non ci va di avere il piano degli orari pochi giorni prima che entri in vigore».

19.1.08

Intervista al Presidente FS

L'ammissione del presidente Innocenzo Cipolletta. Intesa al fianco dei concorrenti

Ferrovie: nuovi rincari, ma per coprire
i buchi. «I servizi non miglioreranno»
«Gli aumenti purtroppo servono a compensare il disavanzo e a pagare gli interessi alle banche»


ROMA - Gli aumenti dei biglietti ferroviari «continueranno» anche in futuro. Ma la qualità del servizio sui treni italiani gestiti dalle Ferrovie dello Stato ben difficilmente sarà migliore. I rincari, per ammissione dello stesso presidente della società, Innocenzo Cipolletta, «purtroppo non sono per il miglioramento dei servizi, ma per compensare il disavanzo sia per pagare gli interessi alle banche sia per sanare il buchi del passato».

GRANDI PROBLEMI - Intervenendo alla registrazione di una puntata del programma tv «Economix» di Rai Educational, il presidente delle Fs ha tracciato un quadro certo non esaltante: «I ritardi? Sono comparabili a quelli di altri paesi europei - ha detto - ma è il sistema dei trasporti nel complesso che ha dei problemi in Italia. Ci sono 60 milioni di abitanti e il paese è congestionato. Si è investito molto poco negli ultimi anni in strade ferrate, ci sono gli stessi binari del dopoguerra, mentre è moltiplicato il numero dei treni e questo genera ritardi».

PENDOLARI E LUNGA PERCORRENZA - Cipolletta ha anche chiarito che le Ferrovie non investiranno sui treni a lunga percorrenza: «Sono di vecchia concezione e i passeggeri si stanno riducendo. La nostra politica è quella di spingere i passeggeri a preferire l'alternativa di collegamenti aerei low cost». Meglio invece puntare sulle tratte di media lunghezza, dai 200 ai 400 chilometri, e sui treni per i pendolari: mille nuovi treni saranno acquistati, anche perché c'è «una quantità di materiale vecchio eccessivo e quindi non ci sono treni per offrire servizi decenti alla gente. Il presidente Prodi ha trovato entusiasmante questo punto e lo ha approvato. Capisco che ci sono difficoltà di finanza pubblica ma credo che ci darà la possibilità di comprarli».

CONCORRENZA - Nel frattempo, la concorrenza si mobilita. La Ntv - Nuovo Trasporto Viaggiatori - che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle ha ufficializzato l'acquisto da Alstom di 25 treni ad alta velocità di nuova generazione, gli Agv. Il contratto ha un valore di 650 milioni di euro. La costruzione della rete ad alta velocità terminerà nel 2009 e dal 2010 ci saranno mille chilometri di rete su cui i treni viaggeranno a una velocità di 300 chilometri all'ora. Questo consentirà di percorrere la tratta Roma-Milano in circa 3 ore e 10 minuti. Ntv è interessata soprattutto a questo tipo di collegamenti.

INTESA E NTV - Il primo operatore privato italiano nel trasporto ferroviario di persone ha anche confermato di aver raggiunto un accordo con Intesa Sanpaolo: la banca entrerà nel capitale di Ntv con una quota del 20%, per un investimento complessivo di 60 milioni di euro. Con l'ingresso dell'istituto, nel capitale di Ntv Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo avranno il 25,3% ciascuno; il 20%, come detto, sarà di spettanza di Intesa Sanpaolo; il 4% resterà invece a Giuseppe Sciarrone.


17 gennaio 2008

4.1.08

Vita da pendolare: la realtà supera la fiction

Vita da pendolare: la realtà supera la fiction
(29/12/2007, L'eco di Bergamo)

Qualche tempo fa sul piccolo schermo aveva fatto capolino una striscia quotidiana che narrava le peripezie esistenziali di un gruppo di pendolari. Dopo poche puntate è finita nel cassetto, probabilmente il copione era deboluccio, sicuramente se gli autori avessero fatto un giro sui treni dei pendolari bergamaschi ne sarebbe uscita una fiction da superpremi.
Qualche chicca delle ultime settimane, raccolta dalle e-mail ricevute in redazione: il nuovissimo «Vivalto» (treno super comfort) che, oltre ad accumulare 20 minuti di ritardo sui 40 da Milano a Romano, viaggia senza riscaldamento in 1ª classe con gli occupanti a proporre coperte e vin brulè. Ma anche treni che di punto in bianco chiudono per motivi tecnici la corsa a Lambrate invece che Centrale (con conseguente transumanza in metropolitana), composizioni di convogli che i pendolari definiscono «anteguerra», uno con «entrambi i fanali guasti, sì lo so che il treno va quasi sempre dritto, ma se io viaggio in autostrada (dritta anche lei) senza i fanali accesi, mi ritirano la patente», scrive una pendolare del lato Seriate-Palazzolo. Poi non mancano le stilettate al curaro a Trenitalia, o meglio a «loro», quelli «che decidono di allungare i tempi di percorrenza senza avvisare, che decidono se tagliare il tuo treno del 25 per cento, di farti viaggiare in piedi, al freddo, in ritardo». Ma soprattutto «loro che hanno anche il coraggio di dire che i clienti vogliono un servizio tedesco pagandone uno polacco e che ci farebbero pagare come un servizio tedesco offrendone uno da terzo mondo...». Come dire che prima di parlare di aumenti bisogna passare sui cadaveri dei pendolari. A proposito, facile che li troviate in piedi «perché ho fatto 12 anni di scout, ho dormito nel fango e difficilmente mi scandalizzo, ma oggi ho avuto schifo a sedermi su quella carrozza», scrive un pendolare di Bariano. Al che un furibondo collega chiede a Trenitalia di «non inoltrare la mia segnalazione, anzi togliete addirittura il Pc, palmari e cellulari ai responsabili degli uffici (in)competenti. Magari in questo modo smetteranno di cazzeggiare in Internet, si alzeranno e forse faranno il loro dovere». Di più: «Meglio ancora se invece di inoltrare la mia segnalazione, inoltrate un set completo di secchi, stracci, deodoranti e tutto quello che serve per pulire i treni».
E magari se ci scappasse qualche carrozza in più, non sarebbe male, perché buona parte delle segnalazioni di dicembre riguardavano convogli a 6 vagoni invece che 8: «Avete presente le foto dei treni in India con gente aggrappata ai tetti dei vagoni? Beh, poco ci mancava...». Se poi ci aggiungiamo che «riscaldamento e luce si sono guastati da Seriate a Grumello, sì, al freddo e al geloooooo (influenze natalizie - n.d.r.) fino a Grumello». A proposito, sorvolando sui ritardi (che alla fine non sembrano poi la questione che fa più infuriare i pendolari) ci sarebbero «porte guaste per settimane, tutti i pulsanti guasti, annunci sbagliati, treni dati in ritardo che viaggiano puntualissimi». Per farla breve «le solite cose, insomma», domande che aspettano ancora risposte: «Sarei grata di un suo cortese cenno di riscontro per l'informazione demenziale di ieri mattina e la totale disinformazione di ieri sera». Signori, in carrozza, si parte. Forse.
Nik

3.1.08

Pendolari: un disagio in più

UNA VITA SUL TRENO. I comitati regionali si sono incontrati a ROMANO di Lombardia per parlare di orari, costi e pulizie inesistenti sui convogli

Pendolari: un disagio in più
(Brescia Oggi, 31/12/2007,)

I pendolari utenti dei treni che collegano Brescia a Milano e Brescia a Bergamo, ma anche quelli che utilizzano le tratte Brescia-Cremona e Brescia-Bergamo-Lecco, faticano a incontrarsi per dare voce ai loro disagi. Scelgono internet per ritrovarsi, e qualche raro incontro pubblico; come quello organizzato a ROMANO di Lombardia dai comitati contro la «Brebemi» e l’alta capacità ferroviaria.
Una occasione della quale hanno approfittato per chiedere al parlamentare di Rifondazione Ezio Locatelli di portare le loro istanze in Parlamento, perchè la richiesta di treni puliti e in orario e con un orario adeguato alle necessità «non ha un colore politico, ma è una richiesta di civiltà», ha spiegato un lavoratore della Scala; «tutti invitano a prendere il treno, e poi non ci sono convogli con orari decenti fuori dalla cintura di Milano».
Per ottenere un servizio decente, i comitati Morengo-Bariano, ROMANO-Chiari-Rovato e l’associazione «Brescia in orario» hanno chiesto il 22 ottobre un incontro ai responsabili delle ferrovie: «Abbiamo ricevuto risposta il 22 novembre - ha ricordato Adele Ghirardi -; sembra che stiano programmando un calendario di incontri, ma purtroppo diverse richieste avevano motivo di essere discusse prima del cambio di orario del 10 dicembre, ora non più».
Nell’elenco di richieste spiccano quella di convogli con una composizione non «ballerina» delle vetture di prima classe, che provoca difficoltà di risalita per i passeggeri, quella di carrozze adeguate e una diversa qualità del servizio a Milano: il ripristino di corse tra la stazione centrale e gli altri scali milanesi, ma anche «un maggior controllo sui treni: in seconda classe non viene quasi mai effettuata la pulizia».
Ad accentuare il disagio, poi, c’è la novità dei parcheggi a pagamento a Chiari. «Per i pendolari di Chiari, Palazzolo, Adro, Cologne e della Bassa - ha ricordato ancora la Ghirardi - è un salasso: il parcheggio costa 45 euro al mese per i pendolari, 80 per gli altri, e molti hano cambiato stazione scegliendo ROMANO o Rovato, che hanno aree di sosta meno care, creando problemi dove non c’erano». [\FIRMA]