7.2.08

L’INDAGINE. I volontari di Legambiente per una settimana nelle stazioni del capoluogo

L’INDAGINE. I volontari di Legambiente per una settimana nelle stazioni del capoluogo
(da BresciaOggi, mercoledì 06 febbraio 2008 cronaca pag. 15)

Da Brescia a Milano in ritardo un treno su 2
di Natalia Danesi


Treni sporchi e in ritardo. Passa il tempo, ma i problemi dei pendolari non si risolvono. A mettere nero su bianco la mappa dei disagi questa volta è Legambiente, che la scorsa settimana ha monitorato la situazione del trasporto su ferro nella Penisola nell’ambito della campagna Pendolaria. E il quadro che emerge non è confortante. Nella nostra regione il 39 per cento dei treni pendolari arriva a Milano in ritardo, oltre l’ora stabilita. Nelle diverse stazioni del capoluogo, i volontari hanno verificato che su 444 convogli monitorati, 173 portavano un ritardo compreso tra i 5 minuti e l’ora e mezza.
DA BRESCIA I TRENI in arrivo oltre 5 minuti dopo l’orario previsto sono ben 13 su 26, uno su 2, con picchi di ritardo di 36 minuti. Secondo Legambiente, sono 25 mila i pendolari che ogni giorno affollano i treni della Lombardia. I problemi sono legati principalmente alla «mancanza di manutenzione sulla rete ferroviaria e sui treni che hanno un’età media di 28 anni e migliaia di chilometri di percorrenza sulle spalle. Negli ultimi anni le ferrovie hanno perso una grossa fetta di utenti proprio per l’incapacità di rispondere in modo adeguato alla domanda del trasporto su rotaia»,
«Sporcizia, ritardi: i disagi sono sempre gli stessi - commenta Luigi Barbieri dell’associazione In Orario -. Abbiamo chiesto un incontro per parlare dei nostri problemi, ma non siamo stati ascoltati».
SUL PIEDE DI GUERRA anche ADELE GHILARDI, del comitato pendolari Romano - Chiari - Rovato. «L’anno scorso dopo un’attesa ventennale è stato completato il quadruplicamento della linea Milano - Treviglio - spiega -. Nell’occasione, siamo riusciti ad ottenere una nuova corsa che parte poco prima delle 7 da Brescia ed è la più veloce». In compenso però, continua, sono state aggiunte nelle ore di punta 6 nuove corse Eurostar Italia, tre Milano - Venezia e altrettante Venezia - Milano. Peccato che, aggiunge, fermino solo a Padova e non a Brescia, Verona e Vicenza. Un vero e proprio «spreco», secondo i pendolari.
«Credevamo che dopo il quadruplicamento si potessero accorciare i tempi di percorrenza. Ma ci è stato detto che per adeguare la programmazione delle corse bisognerà aspettare fino a giugno. Dal canto nostro, visto che siamo già a febbraio, chiediamo di essere ascoltati e di avere un incontro subito. Non ci va di avere il piano degli orari pochi giorni prima che entri in vigore».