30.12.07

Abbonamento annuale

LE REAZIONI. Luigi Barbieri, portavoce dell’associazione «In orario»

Abbonamento annuale
opportunità poco nota

(BresciaOggi Mercoledi 19/12/2007)

Ogni tanto arriva una buona notizia anche per i PENDOLARI alle prese con treni ritardatari e spesso sporchi.
«Mantenere invariate le tariffe per tutto il 2008 è di certo positivo», commenta Luigi Barbieri dell’associazione «In orario». Ieri ha incontrato l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, «che ha avuto la nostra approvazione per una decisione che consideriamo opportuna». Il suo cruccio, semmai, è che il «tesserone», abbonamento comprensivo di tutti i trasporti regionali, sia poco conosciuto a Brescia nonostante i vantaggi che offre. «L’80 per cento di chi lo utilizza vive nella provincia di Milano – dice Barbieri -, e sono soprattutto invalidi e pensionati, che avranno un lieve aumento». E ricorda che nel settembre scorso, quando hanno fatto il punto della situazione, «a Brescia l’abbonamento regionale era usato proprio da pochi, non tanto perché non si ritenesse vantaggioso ma perché era sconosciuto».
E continua ad esserlo. «Da qualche tempo, però, ci passiamo la voce – sottolinea il portavoce di In Orario - e il numero dei PENDOLARI che lo sceglie sta aumentando». Confessa che lui stesso ha conosciuto il “tesserone” l’anno scorso, e fino ad allora spendeva oltre 120 euro al mese per andare al lavoro. «Ora mi costa 80 euro o poco più – dice – ed è un peccato che siamo in pochi ad approfittarne».
Racconta di un collega di lavoro che abita a Montisola, e «non deve pagare più neanche il traghetto, perché tutti i trasporti regionali sono compresi nel prezzo». Insomma, «utilizzare l’abbonamento regionale integrato è molto interessante in tutta la Lombardia», sottolinea Barbieri.
E la riflessione suona come un consiglio a chi come lui tutte le mattine deve recarsi a Milano per lavoro.MI.VA.

Treni, bus e corriere a mille euro

L’OPPORTUNITA’. Il prezzo dell’abbonamento unico valido in tutta la Lombardia non è stato aumentato. Ma sono pochi i PENDOLARI che ne approfittano

Treni, bus e corriere a mille euro
(di Mimmo Varone, Brescia Oggi mercoledì 19/12/2007)

I PENDOLARI possono risparmiare parecchio. E nel 2008 ancora di più. Ma pochi lo sanno, e non ne approfittano. La regione Lombardia manterrà bloccati per tutto l’anno prossimo i prezzi degli abbonamenti annuali e trimestrali riservati a quanti si spostano ogni mattina per lavoro all’interno del territorio regionale.
Una recente delibera della Giunta Formigoni prevede che l’abbonamento annuale integrato, il cosiddetto «tesserone», continuerà a costare 999 euro, e quello trimestrale (altri tagli non sono previsti) 250. Le migliaia di bresciani che ogni mattina si spostano dalla città o dalla provincia per raggiungere Milano dovrebbero sapere che quell’abbonamento comprende tutti i mezzi di trasporto regionali, persino la navigazione sul Garda, e taglia tutte le altre spese di trasporto.
Per fare un esempio quasi «estremo», se uno abita a Polaveno e deve recarsi nel capoluogo lombardo per lavoro può prendere il pullman fino a Iseo, da qui arrivare a Brescia con le Ferrovie Nord e quindi raggiungere Milano con Trenitalia. Una volta arrivato nella capitale meneghina può utilizzare metrò, bus o tram per recarsi al luogo di lavoro. E’ tutto compreso nel «tesserone».
RINUNCIARCI costa parecchio di più. Senza ipotizzare la partenza da Polaveno, basta abitare nell’hinterland cittadino per dover pagare 43 euro al mese di abbonamento a Brescia Trasporti per le zone 1 e 2 (350 l’abbonamento annuale) e altri 79,50 euro mensili comprensivi di treno Brescia-Milano e trasporti milanesi. Fanno 122,50 euro a fronte degli 83 del «tesserone». Vale a dire che rinunciando all’abbonamento regionale integrato si spendono 50 euro in più al mese, che in un anno arrivano a 600 tondi.
Non è poco, eppure molti bresciani fino ad oggi hanno rinunciato all’opportunità. Secondo Luigi Barbieri, uno dei responsabili dell’associazione dei PENDOLARI «In orario», la soluzione proposta dalla Regione «è poco conosciuta a Brescia, anche perché è poco pubblicizzata, e viene utilizzata soprattutto in provincia di Milano». Per la verità non è neanche semplice acquistarlo, il «tesserone».
Bisogna far domanda alla Regione un mese prima, e poi aspettare che arrivi la tessera. Solo allora si può acquistare l’abbonamento e cominciare a viaggiare con lo sconto. Ma ne vale la pena in ogni caso. Tra l’altro, anche l’abbonamento trimestrale resta fermo a 250 euro, e permette di rateizzare la spesa a tasso zero. Rinnovandolo per l’intero anno si spendono mille euro, solo uno in più rispetto alla soluzione annuale.
PER IL 2008, poi, restano bloccati pure gli abbonamenti ridotti, riservati ai pensionati senza limite di reddito. Quello annuale continuerà a costare 699 euro e il trimestrale 199. La stessa delibera porta da 64 a 80 euro la tariffa agevolata dell’abbonamento annuale per invalidi (da 19 a 20 euro il trimestrale). In compenso, alza di 500 euro il limite Isee degli aventi diritto (da 12 mila a 12.500 euro per i pensionati, da 16 mila a 16.500 euro per gli invalidi.
«Abbiamo deciso di mantenere invariati gli abbonamenti annuali e trimestrali per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei PENDOLARI - dice l’assessore regionale Raffaele Cattaneo -. E’ un segnale di attenzione importante verso i 75 mila lombardi che già usufruiscono dell’agevolazione». E conclude con la «speranza che sempre più gente possa usare questo strumento vantaggioso».
Bisognerà dirlo ai PENDOLARI bresciani, che fino ad oggi sono rimasti all’oscuro di tutto.

9.12.07

Treno zeppo, viaggiatori esasperati

(23/11/2007- L'Eco di Bergamo)

Treno affollato oltre l'inverosimile e mancanza di controlli: queste le critiche principali mosse dai comitati pendolari della linea Milano-Brescia al nuovo convoglio 2710 tra Verona e Milano sui binari dal 2 luglio scorso.
Un treno richiesto da tempo dai comitati di Brescia e di Rovato-Romano-Chiari che ferma anche nelle stazioni della Bassa di Romano e di Treviglio, e arriva prima delle 8 a Milano Centrale. Si tratta di mezz'ora di viaggio, mediamente, per i pendolari che salgono nelle stazioni di Romano e di Treviglio per arrivare nella capitale lombarda. Con l'auto, una volta imboccata la Rivoltana a quell'ora del mattino, impiegando lo stesso tempo non si arriverebbe nemmeno alla prima rotatoria di Rivolta d'Adda.
«Il treno ha 11 carrozze sempre piene – commentano dal comitato pendolari di Romano-Chiari-Rovato – e da tempo non si vedono più passare i controllori per i biglietti, ma anche per dare maggiore sicurezza ai viaggiatori. Si sapeva che la nostra richiesta di un nuovo collegamento era fondata e dopo anni di attesa ci hanno dato il treno in più, che si è subito riempito al punto che c'è gente in piedi. Molta gente sale a Brescia, ci sono poi le fermate intermedie di Chiari e di Rovato e quando il treno arriva a Romano i posti a sedere liberi sono pochissimi, a Treviglio non se ne trova più uno».
Altri viaggiatori si stanno lamentando per la presenza di mendicanti sulle carrozze dei treni. I treni preferiti da queste persone sono gli ex interregionali con poche fermate intermedie ma sempre molto affollati e Romano è la stazione ideale per scendere da un convoglio in arrivo da Milano e ripartire alla volta del capoluogo lombardo dopo pochi minuti, cambiando solo di binario.
Intanto nei prossimi giorni, fino al 30 novembre, i treni della linea Milano-Brescia-Venezia che utilizzano la linea veloce del quadruplicamento Milano-Treviglio (inibita per ora a quelli delle linee Bergamo e Cremona) potranno subire ritardi fino a 5 minuti per i lavori che verranno effettuati negli ultimi 10 giorni di questo mese tra Melzo e Treviglio, secondo avvisi pubblicizzati dalle FS.
C. C.