16.2.06

I pendolari riportano il treno 2090 alla Centrale

NEWS DALL'ECO DI BERGAMO

I pendolari riportano il treno 2090 alla Centrale
Le Ferrovie hanno accolto le richieste dei viaggiatori. Il ripristino previsto entro la fine marzo
BASSA «Il treno 2090 tornerà a fermarsi alla stazione Centrale di Milano». Adele Ghilardi, del Comitato pendolari Romano-Chiari-Rovato, annuncia con soddisfazione la notizia. «Non ci viene dato qualcosa di più – aggiunge subito – ma ci viene restituito quanto ci era stato tolto. Le Ferrovie non hanno precisato la data di ripresa del servizio indicando che, comunque, avverrà entro la fine di marzo».La notizia è stata comunicata ai pendolari nell'incontro di ieri pomeriggio, nel palazzo delle Ferrovie, vicino alla stazione di Porta Garibaldi a Milano. Riunione che ha visto seduti attorno al tavolo esponenti di Trenitalia, di Rfi – Rete ferroviaria italiana – e della Regione. Dalle Ferrovie anche l'annuncio della prossima messa in servizio di sei nuove motrici e dell'acquisto – ma per l'intera rete nazionale – di mille carrozze, una considerevole parte delle quali destinata proprio alla Lombardia. I pendolari hanno avanzato altre richieste-proposte. Se il comitato non ha portato a casa l'ampliamento dell'orario di apertura della biglietteria della stazione di Romano, ha comunque ottenuto la promessa di un interessamento da parte di Rfi nei confronti del bar della stazione – che vende i biglietti durante l'orario di chiusura della biglietteria – affinché allarghi la gamma dei tagliandi a disposizione. Un «no», sia pure motivato dal rischio di mettere in crisi il già delicato e precario equilibrio degli orari, è giunto per quanto riguarda l'aumento delle fermate negli orari di punta. Richiesta che riguardava in particolare il treno 2109 della sera.Sempre le Ferrovie hanno assicurato attenzione sia alla pulizia sia alla manutenzione. Dai pendolari la raccomandazione a tenere particolarmente d'occhio le condizioni del treno 2619 delle 18,15: un convoglio costituito da mezzi datati. Il Comitato ha messo sul tavolo un altro problema: la mancanza di treni pendolari in partenza dalla stazione di Porta Garibaldi sulla direttrice per Brescia dopo le 17. I tre convogli previsti in quell'orario partono o da Sesto oppure da Greco Pirelli. Su questo punto le Ferrovie si sono riservate di dare una risposta e di prendere una decisione rinviando, però, di fatto il tutto a un incontro, previsto nelle prossime settimane. Un incontro deciso per fare il punto della situazione alla luce dell'entrata in funzione del quadruplicamento prevista per l'anno prossimo. In quell'incontro oltre ai rappresentanti del Comitato Romano-Chiari-Rovato ci saranno anche quelli dei pendolari di Bergamo (linea Bergamo-Milano via Treviglio), di Brescia e di Cremona. Il servizio ferroviario in Lombardia e le vicende dei pendolari della linea Milano-Brescia-Venezia erano stati al centro nei giorni scorsi di una riunione, che si potrebbe definire «preparatoria», a cura dei Ds di Romano di Lombardia a Palazzo dei Muratori.Quello è stato anche il debutto del neocostituito comitato dei pendolari di Romano-Chiari-Rovato. Comitato che ieri a Milano ha fatto la prima uscita ufficiale. Si tratta di un gruppo bergamasco-bresciano che rappresenta i circa cinquemila viaggiatori delle tre cittadine intermedie tra Brescia e Treviglio. Area che ha un bacino di utenza di oltre 150 mila abitanti.Nella serata, introdotta da Renato Armandi, segretario dei Ds di Romano di Lombardia, sono intervenuti il consigliere regionale Ds Giuseppe Benigni – pendolare coi treni della Milano-Bergamo – e Giacinto Brighenti, segretario della Federconsumatori lombarda. Tra i relatori anche Adele Ghilardi, referente del Comitato di Romano-Chiari-Rovato. In sala anche il sindaco Emilio Tognoli per tanti anni pendolare sui treni tra Romano e il capoluogo lombardo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu