L'ammissione del presidente Innocenzo Cipolletta. Intesa al fianco dei concorrenti
Ferrovie: nuovi rincari, ma per coprire
i buchi. «I servizi non miglioreranno»
«Gli aumenti purtroppo servono a compensare il disavanzo e a pagare gli interessi alle banche»
ROMA - Gli aumenti dei biglietti ferroviari «continueranno» anche in futuro. Ma la qualità del servizio sui treni italiani gestiti dalle Ferrovie dello Stato ben difficilmente sarà migliore. I rincari, per ammissione dello stesso presidente della società, Innocenzo Cipolletta, «purtroppo non sono per il miglioramento dei servizi, ma per compensare il disavanzo sia per pagare gli interessi alle banche sia per sanare il buchi del passato».
GRANDI PROBLEMI - Intervenendo alla registrazione di una puntata del programma tv «Economix» di Rai Educational, il presidente delle Fs ha tracciato un quadro certo non esaltante: «I ritardi? Sono comparabili a quelli di altri paesi europei - ha detto - ma è il sistema dei trasporti nel complesso che ha dei problemi in Italia. Ci sono 60 milioni di abitanti e il paese è congestionato. Si è investito molto poco negli ultimi anni in strade ferrate, ci sono gli stessi binari del dopoguerra, mentre è moltiplicato il numero dei treni e questo genera ritardi».
PENDOLARI E LUNGA PERCORRENZA - Cipolletta ha anche chiarito che le Ferrovie non investiranno sui treni a lunga percorrenza: «Sono di vecchia concezione e i passeggeri si stanno riducendo. La nostra politica è quella di spingere i passeggeri a preferire l'alternativa di collegamenti aerei low cost». Meglio invece puntare sulle tratte di media lunghezza, dai 200 ai 400 chilometri, e sui treni per i pendolari: mille nuovi treni saranno acquistati, anche perché c'è «una quantità di materiale vecchio eccessivo e quindi non ci sono treni per offrire servizi decenti alla gente. Il presidente Prodi ha trovato entusiasmante questo punto e lo ha approvato. Capisco che ci sono difficoltà di finanza pubblica ma credo che ci darà la possibilità di comprarli».
CONCORRENZA - Nel frattempo, la concorrenza si mobilita. La Ntv - Nuovo Trasporto Viaggiatori - che fa capo a Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle ha ufficializzato l'acquisto da Alstom di 25 treni ad alta velocità di nuova generazione, gli Agv. Il contratto ha un valore di 650 milioni di euro. La costruzione della rete ad alta velocità terminerà nel 2009 e dal 2010 ci saranno mille chilometri di rete su cui i treni viaggeranno a una velocità di 300 chilometri all'ora. Questo consentirà di percorrere la tratta Roma-Milano in circa 3 ore e 10 minuti. Ntv è interessata soprattutto a questo tipo di collegamenti.
INTESA E NTV - Il primo operatore privato italiano nel trasporto ferroviario di persone ha anche confermato di aver raggiunto un accordo con Intesa Sanpaolo: la banca entrerà nel capitale di Ntv con una quota del 20%, per un investimento complessivo di 60 milioni di euro. Con l'ingresso dell'istituto, nel capitale di Ntv Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo avranno il 25,3% ciascuno; il 20%, come detto, sarà di spettanza di Intesa Sanpaolo; il 4% resterà invece a Giuseppe Sciarrone.
17 gennaio 2008
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